Ricomincio nel giorno dedicato alle donne. C’è molta strada da percorrere e nulla è conquistato per sempre…
il Blog di Enrica Brunetti |
B612 è l’asteroide del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry:
“L’essenziale è invisibile agli occhi”
Ricomincio nel giorno dedicato alle donne. C’è molta strada da percorrere e nulla è conquistato per sempre…
Ho letto da qualche parte che una tradizione giudaica traduce così Genesi 1,2: «Lo Spirito di Dio come una colomba aleggiava sopra le acque». La colomba è un po’ abusiva, ma ha avuto fortuna e ha caratterizzato la simbologia dello Spirito nei secoli.
Mi affascina di più l’aspetto inquieto che sta nel senso della parola ebraica ruah: aria, vento, respiro… Una simbologia che in Giovanni (3,8) diventa: «Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va… così è di chiunque è nato dallo Spirito»
Forse un’utopia, ma forse ciò che interconnette gli umani e rende possibili le aspirazioni verticali…
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Come augurio per una giornata sempre più controversa e a rischio di oblio, mi piace ricordare questa frase di Giovanni De Luna, «La resistenza restituisce a ogni uomo la sovranità delle proprie scelte», che mi piace usare
Aggiungo anche il video di una canzone d Luigi Lunari e Lino Patruno, cantata dai Gufi:
NON MALEDIRE QUESTO NOSTRO TEMPO
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L’inizio della primavera, il 21 marzo, è anche la giornata mondiale della poesia e, per giunta, la data di nascita di Alda Merini. Così ci sta bene questa Milva che canta, in omaggio alla poesia della Merini, Sono nata il 21 a primavera:
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Nel giorno della “memoria” è difficile aggiungere qualcosa al tutto che è già stato detto. Molte sono le cerimonie, le considerazioni, le condivisioni e non mancano neppure i revisionismi. Molte anche le riflessioni sul rito di una cerimonia ufficiale che qualcuno vede irrigidirsi nella formalità e annacquarsi nel tempo. Anche l’estinguersi dei testimoni impone di pensare a come continuare a tener viva la memoria. Altra riflessione riguarda il come considerare l’orrore della Shoah, se nella tragedia di un solo popolo, oggetto di una specifica e mirata iniquità o nella più generale perversione dell’uomo, capace di persecuzione e sterminio in ogni tempo e sotto cieli diversi. Mistero e abisso del lato oscuro dell’animo su cui vigilare perché non invada le coscienze anche oggi.
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In questa giornata mi sembra adeguato questo Silenzio, ripulito dalla retorica di circostanza nella versione di Paolo Fresu:
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Sarà pur vero che i colori dell’autunno sono destinati a sbiadire, ma ieri sul lago in uno smagliante 2 novembre mi sono goduta i rossi accesi perché la memoria sia più viva.
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