Il baco di Pericle
Di fronte alle disillusioni politiche dei giorni nostri circolano spesso in rete o per e-mail testi dell’antichità, in genere classica, che forniscono esempi luminosi su un dover essere perduto o sul come gli umani siano sempre gli stessi in qualsiasi epoca e sotto qualsiasi cielo…
Così vedo spesso citato il Discorso di Pericle agli Ateniesi del 461 a.C..Chi volesse rinfrescarsi la memoria può fare ricerche direttamente sul web o ascoltarlo declamato, per esempio, da Paolo Rossi.
Ah, che fulgido esempio di democrazia! Ma… cercando cercando, mi sono imbattuta in alcune considerazioni di Umberto Eco che analizza il discorso nel suo contesto storico, evidenziando che, come al solito, “il re è nudo”:
«Quello che egli [Pericle] voleva elogiare era la sua forma di democrazia, che altro non era che populismo – e non dimentichiamo che uno dei suoi primi provvedimenti per ingraziarsi il popolo era stato di permettere ai poveri di andare gratis agli spettacoli teatrali. Non so se dava pane, ma certamente abbondava in circenses. Oggi diremo che si trattava di un populismo Mediaset…».
[Clic per leggere il resto di Eco sul discorso di Pericle…]
In fondo, ha ragione chi cita e ha ragione chi prende le distanze: gli umani sono sempre quelli…ma riflettere fa comunque bene alla convivenza.