B612 di Embì
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il Blog di Enrica Brunetti |
B612 è l’asteroide del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry:
“L’essenziale è invisibile agli occhi”
In Bebelplatz, a Berlino, la piazza dove i nazisti hanno messo al rogo i libri, su un lato, a terra, un pannello lascia scorgere (bisognerebbe sdraiarsi per vedere meglio) in profondità degli scaffali vuoti.
Amiamo i libri, reali e anche virtuali, esorcizziamo quel vuoto, perché un giorno non risalga dalle viscere di un’altra piazza…
Questo monologo sul bullismo di Paola Coltellesi con Marco Mengoni dimostra come anche uno show possa essere intelligente e come si possa imparare anche quando ci si svaga…
Laura & Paola 01/04/2016
Come augurio per una giornata sempre più controversa e a rischio di oblio, mi piace ricordare questa frase di Giovanni De Luna, «La resistenza restituisce a ogni uomo la sovranità delle proprie scelte», che mi piace usare
Aggiungo anche il video di una canzone d Luigi Lunari e Lino Patruno, cantata dai Gufi:
NON MALEDIRE QUESTO NOSTRO TEMPO
Testo della canzone
8 Aprile 2016
Io speriamo che me la cavo!
Mi viene da connettere due fotografie molto diverse, una drammaticamente metafora dell’altra, insieme inno alla vita nonostante i contesti. Speranza, chissà…
Piccole tartarughe alla conquista del mare a Lampedusa
Un bimbo appena nato lavato con l’acqua di una bottiglia nell’inferno dei profughi
tra Grecia e Macedonia.
21 Marzo 2016
Il 21 è primavera…
L’inizio della primavera, il 21 marzo, è anche la giornata mondiale della poesia e, per giunta, la data di nascita di Alda Merini. Così ci sta bene questa Milva che canta, in omaggio alla poesia della Merini, Sono nata il 21 a primavera:
18 Marzo 2016
Qualcosa di bello!
E’ confortante ritrovare belle foto archiviate che raccontano, una volta tanto, belle storie, come queste:
Un bimbo sopravvissuto al terremoto del Nepal
Una bimba sopravvissuta a Ebola da qualche parte dell’Africa
… e un immagine che è “voglia di futuro” , scelta per un incontro politico locale, ma dal significato più ampio.
25 Febbraio 2016
Feel di ferro
Come ho ricevuto, ripropongo. Senza parole!
21 Febbraio 2016
I cammellini della memoria
Il paesaggio esistenziale si è fatto più povero senza Umberto Eco. Di lui mi piaceva quel mescolare nella cultura alto e basso, saggi e fumetti con la stessa dignità, perché così avviene conoscenza… Tra le citazioni andate in onda tra ieri e oggi, mi ha sollecitato la nostra memoria è la nostra anima, perché penso che davvero noi siamo la nostra memoria.
Così mi è tornato alla mente un racconto, I cammellini della memoria, citato alcuni anni fa da Gianluca Nicoletti nel suo programma radiofonico di allora Golem. Un racconto surreale e fantastico ma molto efficace che ripropongo, con la speranza che di Eco non se ne vada il ricordo: chissà se esistono cammellini anche per la memoria collettiva…
Il testo del racconto
L’audio del racconto:
18 Febbraio 2016
Confronti
La domanda è: noi dove stiamo andando?
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