PIOVE GOVERNO LADRO!

Tra i pericoli paventati da chi osteggia le riforme proposte dal Pd e/o dal governo c’è quello di un depotenziamento del parlamento che è quello che dovrebbe garantire una gestione trasparente e democratica delle scelte pubbliche.

Tutto vero, naturalmente, se non fosse che proprio in questi giorni lo stallo inaccettabile nella nomina dei tre giudici costituzionali mancanti – la Corte, quella sì che dovrebbe essere la garanzia! –  una vicenda che si verifica troppo spesso quando le votazioni sono segrete, induce a più di una perplessità. Potenziare il parlamento potrebbe avere l’esito di un blocco dell’attività governativa ancora maggiore di quello che già si è verificato per le conseguenze sia del bicameralismo perfetto che della crisi dei partiti.

I candidati in corsa sono: uno espressione del Pd, uno di Forza Italia e uno dell’Ncd e Scelta civica. E’ quest’ultimo che vede decrescere i suoi voti e decide di rinunciare. Mi sfugge perché questa terna sarebbe il portato di un neo-patto del Nazareno  e, in particolare, perché la responsabilità sarebbe del Pd, e magari addirittura del governo! Infatti notizie di stampa informano che il nome del sostituto sarà deciso da Alfano, Schifani e Lupi. Come (non) volevasi dimostrare.